Pandemia by Lawrence Wright

autore:Lawrence Wright
La lingua: ita
Format: epub
editore: EDIZIONI PIEMME
pubblicato: 2020-04-08T12:00:00+00:00

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Sperimentazione umana

Era un’opportunità, gli aveva detto Jürgen. Un’occasione unica. Un modo per verificare la loro teoria. A quel punto, considerato come elemento pericoloso, Jürgen era già stato allontanato da Fort Detrick. Il Congresso aveva avviato un’inchiesta su certi suoi esperimenti che era difficile far passare per misure difensive. L’udienza era avvenuta a porte chiuse, ma le voci erano trapelate comunque. Così si era deciso di distanziare la CIA dalle controverse attività di Fort Detrick, e il modo più spiccio era sbarazzarsi del talentuoso scienziato.

Jürgen Stark era ben noto nel sottobosco che circonda la comunità di intelligence, e appena tornato sul mercato erano stati in molti a fargli la corte. Tutte società di sicurezza private, spuntate come funghi dopo l’11 settembre e la guerra in Iraq. I loro uomini, addestrati dai migliori (reparti speciali, CIA, Mossad, paramilitari sudafricani), provenivano dai servizi segreti e dalle forze armate, ma c’erano anche analisti politici, accademici e hacker informatici dell’Agenzia per la sicurezza nazionale. Oltre a fornire sicari a pagamento, quelle società potevano anche fungere da dipartimenti degli Interni o della Difesa, in grado di mettere in campo un vero esercito, posto che il compenso fosse congruo.

Jürgen offrì un netto vantaggio competitivo alla società che alla fine riuscì ad aggiudicarselo, la AGT Security Associates. Un nome volutamente scialbo, ma che in quell’ambiente era ben noto per essere la prima scelta degli insider. Per quel settore la microbiologia era la nuova frontiera, e assumere Jürgen era stato un colpo da maestri: diventò subito il loro fiore all’occhiello, il futuro dell’azienda. Jürgen aveva dei progetti ben chiari e conosceva numerosi segreti. Uno dei quali era la promettente scoperta fatta da Henry Parsons.

A Fort Detrick, Henry aveva lavorato ai derivati della poliomielite, uno dei patogeni più temuti all’inizio del XX secolo. Era un virus a RNA, come l’influenza, ma si diffondeva attraverso il cibo o l’acqua contaminati da materia fecale umana (uno dei motivi per cui nelle piscine si mette il cloro). Negli anni Quaranta e Cinquanta colpiva migliaia di bambini ogni anno. Gli ospedali avevano schiere intere di polmoni d’acciaio, macchinari per la respirazione meccanica in cui alcune delle vittime erano condannate a passare il resto della vita. Ancora non esisteva una cura, ma il debellamento quasi completo della malattia, determinato dall’introduzione dei vaccini Salk e Sabin, era stato uno dei più grandi trionfi della medicina. Jürgen, però, sapeva bene che una popolazione pressoché vergine nell’esposizione alla malattia offriva anche un’opportunità: l’alto tasso di infettività del virus e i suoi effetti imprevedibili sul sistema nervoso centrale lo rendevano molto interessante come arma biologica. Così Henry si era concentrato sulla malattia mani-bocca-piedi – o enterovirus 71 –, un’infezione infantile comune e strettamente imparentata con la polio. In genere i suoi sintomi erano blandi, ma si registravano anche casi gravi, soprattutto in Asia, con danni neurologici permanenti. Il compito di Henry era studiare gli enterovirus come potenziale strumento di guerra, ma da medico riteneva che se fosse riuscito a comprendere il meccanismo che determinava l’aggravarsi di una malattia solitamente innocua avrebbe svelato uno dei segreti più gelosamente custoditi della natura.

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